Prima Dopo Prima Dopo nuovo apparecchio ortodontico fisso nuovo apparecchio ortodontico fisso nuovo apparecchio ortodontico fisso nuovo apparecchio ortodontico fisso nuovo apparecchio ortodontico fisso Mini impianti ortodontici
ortodontista a chieti e l'aquila

 


Prima classe ortodontica

Prima classe scheletrica - Normocclusione dentale.

I denti dell'arcata superiore e inferiore sono progettati per adattarsi insieme in modo molto simile agli ingranaggi di una macchina. Un buon combaciamento dei denti consente una corretta masticazione e la distribuzione uniforme delle forze masticatorie su tutti i denti ed evita disturbi che possono verificarsi in altri distretti.

 

seconda classe ortodontica

Seconda Classe

L'arcata superiore protrude rispetto all'inferiore

Questo caso è stato risolto brillantemente poichè è stato possibile iniziare il trattamento prima del picco di crescita. In questi casi un ritardo nel trattamento può compromettere il risultato finale.

 

Terza classe ortodontica

Terza Classe

L'arcata Inferiore protrude rispetto alla superiore

In questo caso trattandosi di paziente a fine crescita è stato possibile intervenire solo sui denti e non sulle ossa, ottenendo comunque un accettabile risultato di compromesso.

 

morso aperto norso profondo

Morso Aperto - Morso Profondo.

 

Morso profondo associato a gummy smile

Per morso profondo si intende un eccessivo embricamento delle arcate, gli incisivi inferiori spesso arrivano a toccare il palato, a bocca chiusa gli incisivi superiori nascondono completamente gli inferiori.

L'eccessiva esposizione della gengiva è chiamata gummy smile.

questo antiestetico problema può essere risolto ricorrendo alle mini viti ortodontiche.

 

 


Terapia Funzionale

In determinati casi è preferibile iniziare il trattamento con terapia funzionale, vale a dire con l'utilizzo di apparecchiature mobili opportunamente scelte, capaci di indirizzare la crescita delle ossa secondo precise modalità determinate dall'ortodontista e valutate sulla base di un accurato studio del caso.


In questo caso dopo un primo risultato ottenuto con terapia funzionale si passa alla finalizzazione con braces.

 

 

Ogni ortodontista impara sin da subito quanto sia importante fare una diagnosi accurata prima di iniziare ogni intervento terapeutico.

La dignosi in ortodonzia è un percorso complesso al quale ho anche dedicato il video "Introduzione alla diagnosi cefalometrica".

L'analisi cefalometrica è uno strumento molto importante perchè ci permette di stabilire quali siano i rapporti tra le basi ossee che sorreggono i denti la cui posizione vogliamo andare a correggere.

Fondamentalmente dobbiamo valutare se da un punto di vista scheletrico, e non solo semplicemente dentale, siamo di fronte ad una discrepanza sul piano antero- posteriore e/o verticale.

Vogliamo in definitiva sapere se il nostro paziente ha una prima, seconda o terza classe scheletrica, aumentata , diminuita o normale dimensione verticale scheletrica.

Dobbiamo infine valutare quale sia la direzione di crescita.

LabCeph si propone con pochi click di fornirci queste poche ma essenziali informazioni.

 

Capita a tutti di incontrare sia bambini che adulti che fanno bella
mostra della loro "macchinetta dei denti" di conseguenza il termine
"ortodonzia" è diventato di uso comune.

E' importante sapere che:

E' assolutamente infondata la convinzione piuttosto diffusa che il trattamento
può essere iniziato solamente quando tutti i denti da latte sono stati sostituiti
da quelli definitivi, in alcuni casi un inizio tardivo del trattamento pregiudica il
risultato.
Indicativamente il momento migliore per iniziare il trattamento ortodontico
può essere individuato nell' inizio dell'eruzione dei primi premolari, i
maschietti poichè sviluppano più tardi possono cominciare un anno dopo le
femminucce, rispettivamente quindi 10 e 9 anni, per le terze classi (vedi sotto)
è necessario anticipare notevolmente. Dovrà comunque sempre decidere il
vostro dentista valutando caso per caso.

Bisogna distinguere tra problemi che riguardano soltanto la posizione dei denti
e problemi che riguardano fondamentalmente le basi ossee (maxilla e
mandibola) sulle quali i denti sono posizionati, nel primo caso l'ortodontista
dovrà lavorare fondamentalmente sulla posizione dei denti (in questo caso si
può intervenire in qualsiasi età), nel secondo caso dovrà principalmente
occuparsi di influire sulla crescita delle basi ossee.

In questo secondo caso i
migliori risultati si possono ottenere solamente iniziando il trattamento con la
necessaria tempestività che il dentista, sulla base di una serie di analisi, sarà
in grado di determinare con precisione.
I problemi più importanti e che non possono essere completamente risolti
quando si interviene tardivamente sono quindi quelli che riguardano la
disarmonia delle basi ossee:

 

E'universalmente accettato che l'ortodonzia è fondamentalmente
diagnosi ortodontica:
Diagnosi Accurata = Terapia Razionale
Diagnosi Accurata = Razionale Pronunciamento Prognostico
Gli strumenti principali della diagnosi ortodontica sono:
Esame clinico
Analisi dei modelli in gesso
Analisi radiologica con cefalometria
L'analisi cefalometrica è insopprimibile per formulare una corretta
diagnosi ortodontica:
Utilità della cefalometria:
Analisi della forma, delle dimensioni e dei reciproci rapporti delle ossa del
cranio e della faccia
Analisi della crescita
Analisi del trattamento
Il paziente prima di affrontare il trattamento ortodontico deve ricevere una serie
di informazioni:


OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO ORTODONTICO:


Obiettivi del trattamento ortodontico sono: raggiungere un buon allineamento
dentale ed un corretto rapporto tra le arcate nel rispetto dei tessuti molli e
dell'articolazione temporo-mandibolare.
Per un favorevole svolgimento e successo della terapia il paziente deve
impegnarsi a:
1. presentarsi regolarmente agli appuntamenti prestabiliti
2. mantenere i denti ben puliti
3. portare gli apparecchi secondo i modi ed i tempi indicati seguendo
attentamente le istruzioni date
4. comunicare tempestivamente eventuali variazioni nell'assetto
dell'apparecchio (distacco di bande, di attacchi, ecc.)
5. seguire con scrupolo la fase di contenzione


RISCHI DEL TRATTAMENTO ORTODONTICO


Il trattamento ortodontico, come qualsiasi atto medico, presenta alcuni rischi
che si possono verificare anche durante una terapia eseguita nel migliore dei
modi.
· L'ingombro per la presenza dell'apparecchiatura può provocare,
specialmente nelle fasi iniziali della terapia, disagi nella vita di relazione
con difficoltà soprattutto nel mangiare e nel parlare.
· La pressione sulle guance e sulle labbra può determinare, nei primi giorni
di applicazione dell'apparecchiatura fastidio più o meno intenso che
scompare dopo la fase di adattamento.
· Una sensazione dolorosa di varia entità può presentarsi dopo 2-3 ora e
per circa 2-3 giorni dopo ogni attivazione dell'apparecchiatura ortodontica.
· Allergie non note ai materiali utilizzati (resine, nikel, ecc.) possono
costringere all'interruzione del trattamento.
· Il distacco o la rottura delle apparecchiature ortodontiche deve essere
subito comunicato perché eventuali frammenti possono essere
accidentalmente ingeriti o aspirati o ledere le gengive e le guance.
· Carie, infiammazioni gengivali, decalcificazioni dei denti possono
verificarsi se gli alimenti consumati contengono zucchero in quantità
eccessiva e/o non si provvede ad un'accurata e continua pulizia. Gli
apparecchi ortodontici di per sé non provocano carie ai denti, o
infiammazioni gengivali, ma a causa della loro presenza si ha un maggiore
accumulo di placca batterica per cui è fondamentale osservare una
scrupolosa igiene orale.
· L'accorciamento delle radici dei denti si può verificare, in alcuni casi,
durante il trattamento ortodontico. Di solito questo non comporta
conseguenza, ma qualche volta può costituire un problema con perdita di
vitalità e notevole riduzione della durata nel tempo del dente o dei denti
interessati di questo accorciamento.
· La comparsa di dolori o rumori all'articolazione temporo-madibolare
dovranno essere immediatamente comunicati all'ortodontista. Tali disturbi
possono presentarsi durante il trattamento ortodontico come in qualsiasi
altro momento della vita. Il ruolo del contatto fra i denti non è chiaro non
esistendo, al momento, prove scientifiche che ne indichino l'importanza per
l'insorgenza di questa patologia.
· Disallineamento. I denti possono presentare una tendenza a muoversi
dopo l'allineamento ortodontico. L'uso scrupoloso dell'apparecchio di
contenzione che le verrà consegnato a fine terapia diminuisce questo
rischio. Vi possono essere, però, altre cause, al di fuori del controllo
dell'ortodontista (deglutizione infantile, respirazione con la bocca,
eruzione dei denti del giudizio, crescita scheletrica, abitudini viziate), che
possono provocare cambiamenti anche profondi. Per queste ragioni la fase
di contenzione è importante quanto quella della terapia attiva e deve
durare il più a lungo possibile.
· L'estrazione dei denti del giudizio può rendersi necessaria, anche a
distanza dalla fine del trattamento ortodontico, nel caso di mancanza di
spazio per una corretta eruzione in arcata degli stessi.
· Lesioni dello smalto dei denti possono raramente verificarsi durante lo
smontaggio delle apparecchiature fisse al termine del trattamento.
Non sottoporsi al trattamento ortodontico potrebbe determinare uno o più
dei seguenti inconvenienti.
a) aggravamento della malocclusione esistente;
b) turbe della masticazione e della digestione;
c) affezioni della mucosa orale (infiammazioni gengivali, periodontiti,
ecc…);
d) compromissione dell'estetica del viso;
e) alterazioni a carico dell'articolazione temporo-mandibolare.
f) aumentato rischio di carie
Il trattamento può richiedere un periodo più lungo del previsto. Una crescita
ossea in eccesso o in difetto, una ritardata eruzione dei denti permanenti,
una scarsa igiene orale, il non portare il numero di ore raccomandate gli
eventuali dispositivi consegnati, la rottura degli apparecchi e i mancati
appuntamenti possono prolungare il trattamento e comprometterne il
risultato.
Si raccomanda di seguire scrupolosamente le istruzioni date per l'uso delle
apparecchiature ortodontiche in quanto un incauto utilizzo delle stesse può
provocare anche gravi lesioni (viso, occhi, guance ecc…).